SPUNTI E CURIOSITÀ
El Campanil:
È il campanile storico di Lecco che ha esattamente 110 Anni, Simbolo della Città. I lavori di costruzione iniziarono nel 1864, dietro progetto dell’ingegnere Gattinoni, ma purtroppo nel 1894 vennero interrotti per mancanza di fondi. Nel 1903, grazie all’aiuto dei lecchesi che organizzarono pesche di beneficenza, che da anni assicuravano una certa entrata, ed alla stampa di alcune cartoline, dove venne raffigurato sulla destra il campanile senza punta e sulla sinistra il progetto iniziale, e ad alcuni ricchi benefattori, i lavori ricominciarono con il nuovo progetto dell’ ingegnere Cerutti. Finalmente nel 1904 era stata portata a termine la torre campanaria che, con i suoi 96 metri di altezza e oltre 380 gradini per salirvi, troneggiava sulla città di Lecco. Finalmente, la notte di Natale del 1904 il Prevosto Confalonieri inaugurò e benedisse il nuovo concerto di campane, i lecchesi poterono ascoltare un festoso concerto di nove campane a coronamento dello sforzo e del sacrificio per portare a termine il loro campanile.
La Funicolare di Como:
Questo simpatico trenino effettua corse ogni 30 minuti dal 1894 e collega il capoluogo con un punto panoramico molto suggestivo. Il tragitto dura circa 7 minuti e raggiunge la massima pendenza consentita del 55%. Dal belvedere si può distinguere la sagoma del centro storico di Como, l’antico castrum romano, le Alpi e la pianura brianzola.
SPUNTI E CURIOSITÀ
Il Granito Rosa di Baveno:
La città di Baveno è rinomata per il suo granito rosa che è stato utilizzato in diverse opere sparse per il mondo, quali ad esempio la Galleria Vittorio Emanuele di Milano, le colonne dell’Operà di Parigi, la Chiesa di San Carlo a Vienna, il monumento di Cristoforo Colombo a New York ed il Palazzo Reale di Bangkok. Già a partire dal XVI secolo il granito fu ampiamente utilizzato nell’architettura lombarda. Successivamente questa preziosa risorsa venne esportata anche all’estero, inizialmente sfruttando i numerosi corsi d’acqua della zona. Nel tratto stradale da Baveno a Feriolo sono numerose le cave di estrazione che si susseguono e dove si potranno trovare circa 60 specie di minerali diversi, ad alcuni dei quali Baveno ha dato il nome.
L’Isola dei pescatori:
L’isola dei Pescatori si chiama esattamente Isola Superiore dei Pescatori in quanto è stata la prima nell’Arcipelago ad essere abitata; infatti in un decreto vescovile datato 1627 l’Isola veniva chiamata Insella o Insula Superior, distinguendosi dalla vicina Insula Inferior (Isola Bella), ancora disabitata. Essa è l’unica isola del golfo che non appartiene al patrimonio dei Borromeo. L’Isola è essenzialmente un caratteristico borgo abitato, ma le sue origini sono molto antiche: lo scoprirete visitando la piccola chiesetta dedicata a S. Vittore che sorge al suo interno, dove troverete illustrata la sua storia millenaria.
SPUNTI E CURIOSITÀ
Le Grotte di Catullo:
L’area archeologica delle Grotte di Catullo conserva al suo interno i resti di una delle maggiori ville residenziali di epoca romana dell’Italia settentrionale. Collocata sulla punta della penisola di Sirmione, domina dall’alto l’intero bacino del Lago di Garda. La villa occupa un territorio di circa 2 ettari ed è circondata da un meraviglioso uliveto storico che annovera oltre 1500 piante. Dal Rinascimento la villa è stata chiamata “Grotte di Catullo” poiché alcune stanze sono crollate e si sono ricoperte di vegetazione, diventando come delle cavità naturali. Catullo nel 54 a.C. canta nei suoi versi la bellezza di Sirmione come un raro gioiello tra tutte le isole dei mari e dei laghi. Dal 1999 il comprensorio della villa si è arricchito del Museo archeologico di Sirmione, che espone reperti provenienti da Sirmione e dal basso Garda.
Il leggendario ulivo:
Il leggendario albero dell’ulivo fa parte integrante della storia di Limone. Per secoli ha costituito una delle principali fonti di sostentamento della popolazione. La sua coltura forniva lavoro nei campi e l’olio ricavato veniva utilizzato anche come merce di scambio. Il clima paragonabile a quello mediterraneo ed il terreno povero hanno favorito lo sviluppo di questa pianta centenaria, che ha trovato in questo territorio l’habitat ideale. L’insieme di queste caratteristiche ambientali, unitamente alla cura dedicata alla coltivazione dell’olivo, danno come risultato finale un olio di altissima qualità, dall’acidità inferiore all’1%, dal sapore gradevole di oliva sana, fresca, raccolta al punto ottimale di maturazione, creando un equilibrio perfetto tra profumo e gusto.